Quante volte ci siamo domandati: perché ho sempre piedi, mani e viso ghiacciati? Possibile che l’unico momento in cui abbiamo le nostre estremità calde, sia solo quello in cui ci alziamo dal letto la mattina e dura anche poco? Spesso la risposta che ci diamo è che abbiamo problemi di circolazione periferica. In effetti non è così!
Malgrado gli strati multipli di calze, guanti e sciarpa, non ne usciamo. Non c’è modo di riscaldarci. Gli esperti hanno qualche notizia rassicurante: mani e piedi freddi riflettono un processo perfettamente naturale per cui il corpo mantiene i nostri organi vitali al sicuro e al caldo. Il problema è che se si è donne, questo accade molto più frequentemente rispetto agli uomini. Le donne soffrono di più il freddo ed è tutta una questione di ormoni. Tutti noi – uomini e donne – sentiamo freddo quando la nostra pelle diventa fredda.
«I termo-recettori delle cellule, situati a meno di un millimetro sotto la superficie della pelle, sono quelli che ci fanno avvertire i cambiamenti di temperatura – spiega Michael Tipton, professore di fisiologia umana e applicata presso l’Università di Portsmouth. - Normalmente, la pelle viene mantenuta ad una temperatura confortevole pompando il sangue attraverso i capillari – i piccoli vasi sanguigni che compongono la nostra microcircolazione. Ma quando i termo-recettori rilevano il freddo, reagiscono deviando il flusso del sangue – e quindi il calore – al cuore, polmoni e altri organi interni. Questo processo è chiamato vasocostrizione».
Incredibilmente, quando siamo a freddo la quantità di sangue che scorre nella pelle delle estremità può diminuire fino a 0,02 litri al minuto rispetto ai due o tre litri al minuto che scorrono normalmente. «Sono le mani, il viso e i piedi che tendono ad essere più freddi e questo è in parte perché sono esposti, ma è anche perché il corpo sacrificherà queste estremità per mantenere caldi gli organi interni. Ecco perché le nostre mani diventano bianche, e addirittura blu, al freddo, e perché quelli che sopravvivono a condizioni di freddo estremo perdono le dita dei piedi per congelamento. - continua a spiegare il professor Tipton. - Tuttavia, in alcune persone – in genere donne – questo processo può andare in tilt, facendo si che i loro vasi sanguigni si chiudano anche ad una quantità minima di freddo. Sappiamo da studi che abbiamo fatto che, se si abbassa la temperatura delle persone, mettendoli in un ambiente freddo, la vasocostrizione avviene più rapidamente nelle donne . Il flusso di sangue alla pelle si blocca prima e più intensamente rispetto agli uomini, e poi alle donne ci vuole più tempo per riscaldarsi»
Quindi, anche se le donne possono sentire più freddo degli uomini, è la loro temperatura della pelle – non la loro temperatura corporea – che è più fredda. Infatti, uno studio su 219 persone pubblicato su The Lancet nel 1998 ha dimostrato che mentre la temperatura corporea delle donne che sono state analizzate è in media più calda rispetto a quella degli uomini, le loro mani sono più fredde. Questo è dovuto in parte agli ormoni. Nelle donne, gli estrogeni (ormoni sessuali femminili), regolano i vasi sanguigni periferici; alti livelli di questo ormone li rendono più sensibili alla temperatura. Non sono solo gli estrogeni però che possono influire, ma il problema può essere innescato da molte cose, come il fumo, l’emozione o ansia, perché l’adrenalina devia il sangue ai muscoli.
Quando sentiamo freddo e il flusso di sangue si sposta dalla periferia del corpo verso il centro, il nostro fisico reagisce sbarazzandosi di un po’ di liquido per fare spazio al volume del sangue. «Per questo motivo ci accorgiamo che quando abbiamo freddo ai piedi, dopo un po’ abbiamo bisogno di andare in bagno. Mani e piedi freddi possono però, a volte, essere un segno di qualcosa di più sinistro: il flusso di sangue nel nostro corpo può essere interrotto a causa di una vena o un’arteria della gamba che si è calcificata a causa dei depositi di grasso, una condizione nota come arteriopatia obliterante periferica. Ma qui i piedi freddi tendono ad essere accompagnati da altri sintomi, come il dolore alle braccia o alle gambe durante l’esercizio fisico, questo accade perché la quantità di sangue e ossigeno che deve raggiungere i muscoli è scarsa» spiega il chirurgo vascolare Jonathan Earnshaw al Gloucestershire Royal Hospital.
Quindi, a parte altri problemi più gravi, qual è il modo migliore per stare al caldo? Gli esperti sono unanimi nella loro risposta: esercizi leggeri. Questo consente di ripristinare il flusso di sangue ai muscoli e alla pelle. «La maggior parte delle persone hanno problemi in inverno perché si smette di pedalare – conclude il professor Tipton. – Se si va al lavoro in bicicletta o si fa jogging mentre fa freddo, ci vogliono quattro o cinque minuti per iniziare a riscaldarsi».
Comunque per far uscire dalla “disperazione” chi condivide il letto con noi ed è costantemente afflitto dalle nostre estremità ghiacciate, basta ricordagli: mani fredde, cuore caldo!!!
Fonte DAILY MAIL